Se anche tu hai provato a riproporre a casa la pizza assaggiata al ristorante ma hai ottenuto scarsi risultati, allora questa guida fa per te.
Forse non sai, infatti, che esistono in commercio delle particolari tavolette in grado di potenziare il forno casalingo e di conseguenza la possibilità a chiunque voglia cimentarsi, di ottenere un alimento molto simile a quello della tradizione, sia che si tratti di pizza napoletana o pinsa romana.
Per cucinare la pizza, la focaccia, la pinsa e molti altri lievitati, è necessario munirsi dei giusti strumenti, così da ottenere pietanze prelibate in modo semplice.
Anche se non si possiede un forno a legna, è possibile potenziare il proprio forno di casa, sia esso a gas oppure elettrico, attraverso l’utilizzo di speciali tavolette adatte all’uso.
Si tratta del Biscotto di Casapulla e della Pietra Refrattaria, vediamo insieme come si usano e quali sono le differenze tra loro!
Indice:
- Che cos’è il Biscotto di Casapulla
- Come Utilizzarlo
- Come Pulirlo
- Che cos’è la Pietra Refrattaria
- Come Utilizzarla
- Come Pulirla
- Biscotto di Casapulla VS Pietra Refrattaria
Il biscotto di casapulla è una tavoletta di argilla che non ha compiuto tutti i passaggi usuali per l’utilizzo classico.
Esso, infatti, non è stato invetriato dopo la cottura e proprio per questo ha un colore bruno tendente al marrone che richiama la classica nuance dei biscotti casarecci, questo prodotto viene utilizzato per cucinare la pizza e far sì che la sua base si asciughi velocemente.
Il biscotto di casapulla viene utilizzato principalmente per cucinare la pizza verace napoletana e la pinsa romana.
È una base che serve a ricreare nel forno domestico le stesse condizioni del forno a legna, così da ottenere risultati molto simili alla fine della cottura degli alimenti.
Viene utilizzato come sostituto della teglia e l’impasto viene adagiato direttamente su di esso.
Questa piastra è capace di mantenere l’umidità del prodotto, regalando pietanze croccanti fuori e morbide all’interno.
Il biscotto di casapulla deve essere pulito in un determinato modo affinché la tavoletta non si rovini, per non rischiare di rovinare anche le sue prestazioni in cottura.
Innanzitutto, va lasciato raffreddare prima di qualsiasi tipo di pulizia e non deve essere assolutamente estratto quando è ancora caldo o si finirebbe con il romperlo.
I residui bruciacchiati sulla superficie vanno però eliminati in questa fase perché vengono via più facilmente senza rimanere attaccati.
Una volta raffreddato, allora si può procedere a lavarlo con un panno umido, senza immergerlo direttamente nell’acqua.
La pietra refrattaria è una lastra costruita con cordierite o con argilla naturale.
E’ utilizzata per la cottura della pizza, perché rilascia il calore e fa sì che questo alimento si cuocia a temperature elevate come accade di solito nel forno a legna.
Può essere tuttavia utilizzata anche per altri tipi di impasto, per cuocere sul barbecue o sul camino per arrostire, a seconda del materiale con cui è fatta può riscaldarsi più o meno velocemente e raffreddarsi di conseguenza in più o in meno tempo.
Per utilizzare la pietra refrattaria, devi inserirla nel forno o appoggiarla sulla brace un po’ di tempo prima rispetto a quando hai intenzione di cucinare i tuoi piatti.
Deve riscaldarsi prima di essere utilizzata, se decidi di usarla per il forno non devi posizionarla in basso, anzi, è consigliabile metterla proprio nella parte più alta, dopo di che puoi adagiare ciò che vuoi cucinare direttamente su di essa.
Anche la pietra refrattaria necessita di manutenzione e di un po’ di delicatezza affinché non si rompa.
Bisogna lasciare che si raffreddi e poi raschiare via eventuali avanzi di cibo attaccati sopra, infine, è consigliabile passare una pezza umida e lasciare che si asciughi all’aria prima di utilizzarla di nuovo.
Ti sconsiglio di non utilizzare detergenti, di qualsiasi tipo essi siano, perché finiresti con il compromettere la tua pietra e di conseguenza le sue performance in cottura.
Il Biscotto di Casapulla trattiene il calore e lo redistribuisce su tutta la sua superficie in modo uniforme, rilasciandolo gradualmente.
Rispetto alla pietra refrattaria ci mette più tempo quindi a riscaldarsi, ma a differenza sua permette che l’impasto della pizza mantenga la giusta idratazione senza seccarsi troppo e cuocendosi ugualmente con un’alta temperatura.
La Pietra Refrattaria, d’altro canto, si riscalda molto più in fretta ma rilascia il calore tutto insieme, il rischio è quello di bruciare la base della tua pizza o dei tuoi lievitati.
Essa è più performante, invece, quando si tratta di cucinare bistecche, pollo, verdure grigliate o qualsiasi altro alimento adatto alla cottura su barbecue o alla brace.